Festa della marineria
2014
collage e tecnica mista su tavola
200 x 150 cm
I conti del carbonaio
2005
collage e tecnica mista su tela
300 x 1800 cm
L'albero delle carrube
2008
guaina catramata, cemento, ferro
800 x 400 cm
Venice
2012
guaina catramata e smalto su legno
350 x 200 cm
Quarantacinque
2011
guaina catramata e acrilico su legno
350 x 200 cm
La figura dell’artista, condannato dentro l’immenso caleidoscopio della globalizzazione, sopravvive, al limite della propria fragilità, alla complessità e alla rapidità delle attuali trasformazioni, dettate da regole di mercato e di potere lontane dalla qualità dell’opera e del pensiero che ancora sorreggono il fatto poetico.
Le immagini di Tomaino, disarmanti nella loro ingenua semplicità, restano estranee alle logiche promosse dalle mode culturali e mettono il visitatore di fronte a confronti estremi fra l’aura simbolica che richiama l’archetipo e la “povertà” del nostro tempo.
Sono figure ancestrali quelle che giacciono oltre la superficie della materia colorata, immagini che escono da una memoria remota che ora interroga il nostro gran correre di ogni giorno. Ritorna prepotente e silenzioso un richiamo diretto ad un territorio di memoria, sottile, ironico e talvolta imbarazzante per il visitatore che si misura con la perentorietà di un linguaggio ridotto a poche cifre espressive.
Nel suo approccio apparentemente “minimalista”, l’artista spezzino obbliga l’osservatore a vivere il paradosso di una storia remota che riappare attraverso emozioni appena velate da una sottile malinconia. La forza dell’opera risiede nel disincanto della nostra infanzia, fa appello a quella stagione irrimediabilmente perduta ma ancora presente nei meandri della nostra “ragione” così fragile ed incerta. Emergono inattese emozioni di condizioni smarrite che ora illuminano come in un lampo la precarietà del nostro essere.
Quelle figure – quasi fossero giocattoli ingranditi – fanno riferimento alle nostre radici, quelle di una storia comune vissuta a dispetto di tutte le possibili contraddizioni e ci ricordano che siamo parti insignificanti, ma vive, del mondo.
Mario Botta
Dicembre 2011
ITALO
2011
ferro dipinto - 350 x 200 cm
Cimbello
2011
ferro dipinto - 350 x 200 cm
Vojage dans la lune
2011
ferro dipinto - 350 x 200 cm
Sono qua
2011
ferro dipinto - 350 x 200 cm
Io sono qua
2011
ferro dipinto - 350 x 200 cm
Houdini
2011
ferro dipinto - 350 x 200 cm
Leggera
2011
ferro dipinto - 350 x 200 cm
ITALO - TALOI
2013
Marble Week, Carrara
ITALO
2012
Marble Week, Carrara
Installazione mista
2013
Stazione La Spezia
Il cavaliere inesistente
2011 /12
Chiesa e Chiostro di S.Agostino, Pietrasanta
Case
2008
Teatro - Montecati
Le acciughe fanno la palla
2009
Galata Museo del mare, Genova
PUBBLIC WORKS
Oplà
2013
Stazione, La Spezia
Io sono qui
2011
Coop, Pistoia
Cimbello
2005
Seoul, Corea del sud
Vojage dans la lune
2006
Firenze
L'artista
a Franco Fanigliulo
2005
Vezzano La Spezia
Casa
2008
Ramallah, Gerusalemme